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ULTIMI INSERIMENTI

Esercizio dell’azione ex art. 1669 c.c.

L’azione di responsabilità per rovina di cui all’art. 1669 c.c. può essere esercitata dall’acquirente anche nei confronti del venditore “che risulti fornito della competenza tecnica per dare direttamente, o tramite il proprio direttore dei lavori, indicazioni specifiche all’appaltatore esecutore dell’opera, gravando sul medesimo venditore l’onere di provare di non aver avuto alcun potere di direttiva o di controllo sull’impresa appaltatrice

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Distinzione tra avvalimento c.d. “permanente” e “temporaneo”

Il Tribunale, ribadendo che l’avvalimento permanente si distingue dall’avvalimento temporaneo in virtù della continuità e della stabilità del rapporto tra il prestatore e l’operatore beneficiario dei requisiti, ha specificato che le regole sull’avvalimento temporaneo, come disciplinate dall’articolo 89, sesto comma, del D.Lgs. 50/2016, non trovano applicazione in presenza di un avvalimento permanente, escludendo così qualsiasi possibile assimilazione alla figura dell’avvalimento “a cascata”.

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Vincolo conformativo delle fasce di rispetto stradale

Il TAR ha ribadito che le fasce di rispetto stradale, definite dal D.P.R. 495/1992 e dagli strumenti urbanistici, sono soggette a un vincolo conformativo della proprietà privata, non espropriativo, finalizzato a garantire la sicurezza della circolazione e a consentire eventuali ampliamenti o manutenzioni della sede stradale.

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La Corte Costituzionale dichiara illegittima la proroga delle concessioni demaniali marittime in Sicilia: violazione dei principi di concorrenza

Con la sentenza n. 245 del 2024, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 36 della legge regionale siciliana, che prorogava i termini per il rinnovo delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico-ricreativo. La Corte ha stabilito che tale proroga viola i principi di concorrenza e libertà di stabilimento previsti dal diritto europeo, in particolare dalla Direttiva 2006/123/CE, impedendo una selezione aperta e trasparente dei concessionari e rafforzando ingiustamente il regime esistente a favore degli attuali operatori.

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Erogazione del trattamento A.B.A. per il disturbo dello spettro autistico tra diritto alla salute e discrezionalità amministrativa

La possibilità di ottenere il trattamento riabilitativo con metodo A.B.A. per soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico può essere riconosciuta anche in assenza di tempestiva impugnazione del diniego amministrativo. Tale diritto, strettamente connesso alla tutela della salute, rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo e può essere negato solo se l’Amministrazione sanitaria propone un trattamento alternativo di pari efficacia, nel rispetto delle risorse e delle modalità organizzative previste dalla normativa sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

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