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ULTIMI INSERIMENTI

Nullità del contratto di avvalimento per carenza di specificità delle risorse

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania respinge il ricorso riguardante un contratto di avvalimento ritenuto invalido per la mancanza di specificazione delle risorse messe a disposizione dall’impresa ausiliaria. La genericità della dichiarazione e l’assenza di dettagli operativi rendono il contratto privo della causa concreta necessaria alla validità. Viene escluso anche il soccorso istruttorio per sanare le lacune sostanziali del contratto.

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Distinzione tra concessione di servizi e appalto pubblico: la giurisdizione del giudice ordinario

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 23155 del 27 agosto 2024, hanno chiarito la distinzione tra concessioni di servizi e appalti pubblici, stabilendo che il contratto in cui il corrispettivo è pagato direttamente dall’amministrazione al prestatore si configura come un appalto pubblico. La decisione ha confermato la giurisdizione del giudice ordinario nella controversia relativa all’appalto del servizio di refezione scolastica, precisando che il prestatore non assume il rischio di gestione come avviene in una concessione di servizi.

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Giurisdizione ordinaria nelle controversie sulla sospensione dall’albo per inadempimento vaccinale

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con ordinanza n. 28474 del 5 novembre 2024, hanno confermato la giurisdizione del giudice ordinario nelle controversie relative alla sospensione dall’albo disposta dagli Ordini professionali per inadempimento dell’obbligo vaccinale. La Corte ha escluso la sussistenza di un interesse legittimo e ha ribadito che, in assenza di potere discrezionale da parte dell’amministrazione, la sospensione costituisce una violazione di un diritto soggettivo, determinando la competenza del giudice ordinario.

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Adozione: la comunicazione PEC della sentenza avvia il termine breve per il ricorso in Cassazione

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 29539/2024, ha stabilito che la comunicazione via posta elettronica certificata (PEC) del testo integrale della sentenza della Corte d’Appello, ai sensi dell’art. 17 della L. n. 184 del 1983, è idonea a far decorrere il termine di trenta giorni per impugnare. In particolare, la Cassazione ha escluso l’applicabilità delle norme generali sulla notifica, confermando che l’utilizzo della PEC soddisfa pienamente la condizione di conoscenza legale del provvedimento.

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Estinzione anticipata del mutuo: il consumatore ha diritto al rimborso della commissione proporzionale

Con sentenza del 17 ottobre 2024 (causa C-76/22), la Corte di Giustizia UE ha stabilito che, in caso di rimborso anticipato di un mutuo ipotecario, il consumatore ha diritto a ricevere una parte della commissione pagata al momento della conclusione del contratto, proporzionata alla durata residua del mutuo. La banca deve fornire informazioni chiare sulla natura della commissione; in mancanza di queste, la commissione deve essere considerata come legata alla durata del contratto e soggetta a riduzione.

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White list: obbligo di iscrizione non sussiste per attività marginali

Con la sentenza n. 9201 del 15 novembre 2024, il Consiglio di Stato, Sezione V, ha chiarito che l’obbligo di iscrizione nella white list prefettizia, previsto dall’art. 1, comma 53, della L. n. 190/2012, non si applica qualora le attività elencate dalla normativa, seppur formalmente riconducibili ai settori a rischio di infiltrazioni mafiose, assumano un ruolo del tutto marginale rispetto al complesso delle lavorazioni oggetto di appalto.

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Sicurezza pubblica e abbattimento di orsi pericolosi: bilanciamento e discrezionalità amministrativa

Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento ha ribadito che la valutazione della pericolosità di un orso, espressione di ampia discrezionalità amministrativa, può essere sindacata solo per manifesta illogicità o irragionevolezza. Il provvedimento di abbattimento, legittimato in casi di impossibilità di alternative valide come la captivazione, deve essere supportato da una motivazione congrua e da un accertamento scientifico che dimostri la pericolosità “più probabile che non”.

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Il TAR Campania sulla validità delle dimissioni contestuali per lo scioglimento del consiglio comunale

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, con sentenza n. 5873/2024, ha rigettato il ricorso proposto da un consigliere comunale dimissionario, volto a ottenere l’annullamento del provvedimento prefettizio che aveva escluso lo scioglimento del consiglio comunale per la mancanza dei requisiti richiesti dall’art. 141, comma 1, lett. b), n. 3 del d.lgs. n. 267/2000 (TUOEL).

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