Annullamento degli atti di gara e validità del contratto di appalto

Con la sentenza n. 29573 del 2024, la Corte di Cassazione, Sezione I Civile, ha esaminato gli effetti dell’annullamento degli atti di gara sul contratto di appalto stipulato a valle, chiarendo che l’invalidità del bando e dell’aggiudicazione non comporta automaticamente la caducazione del contratto, specie nel caso di opere strategiche, lasciando al giudice del merito la valutazione degli interessi pubblici e privati in gioco, nel rispetto dei principi di certezza negoziale e delle norme di evidenza pubblica.

Diritto all’indennizzo per opere su terreno altrui

La Corte di Cassazione ha stabilito che il diritto all’indennizzo per opere realizzate da un terzo su terreno altrui decorre dal momento in cui il proprietario non può più esercitare il diritto di rimozione (ius tollendi), anche in assenza di opposizione, confermando la possibilità di ottenere l’indennizzo se il proprietario non agisce entro sei mesi dalla conoscenza dell’opera.

Colloqui familiari senza vetro divisorio per detenuti in regime di 41-bis: la Cassazione conferma la deroga in caso di motivi eccezionali

on la sentenza n. 41129 dell’8 novembre 2024, la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del Ministero della Giustizia, confermando la decisione di un Tribunale di sorveglianza che aveva autorizzato un detenuto in regime di 41-bis a colloquiare con il proprio figlio senza il vetro divisorio. La Corte ha sottolineato l’eccezionalità del caso, in cui la difficile situazione psicologica del minore, affetto dal trauma del divorzio, giustificava la deroga alla norma generale che impone il colloquio separato per motivi di sicurezza. Il diritto alla tutela dei legami familiari e al benessere del minore ha prevalso sulle esigenze di rigore del regime penitenziario.

Restituzione del prezzo e deprezzamento del bene: la Cassazione sull’equilibrio delle prestazioni

Con l’ordinanza n. 28838 dell’8 novembre 2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di risoluzione di un contratto di vendita per vizi di un bene, il prezzo restituito al compratore deve essere ridotto in proporzione all’uso fatto del bene e al conseguente deprezzamento. Accogliendo il ricorso del venditore, la Corte ha cassato la decisione che imponeva la restituzione integrale del prezzo, richiamando i principi di equità e proporzionalità sanciti dagli articoli 1458 e 1493 c.c., al fine di bilanciare le prestazioni delle parti e prevenire ingiustificati vantaggi economici per il compratore.

Licenziamento per timbratura fraudolenta del badge: la Cassazione conferma la giusta causa

Con l’ordinanza n. 28248 del 4 novembre 2024, la Cassazione ha ribadito la legittimità del licenziamento per giusta causa in caso di comportamenti fraudolenti che compromettano il vincolo fiduciario. Il caso riguardava una dipendente che aveva fatto timbrare il badge da un collega per attestare falsamente la propria presenza in ufficio. La Corte ha confermato che la gravità della condotta giustifica il recesso dal rapporto di lavoro, anche in presenza di errori nella lettera di licenziamento, purché la motivazione resti valida e conforme al principio di proporzionalità.