Disciplina dei “liberi sospesi” e non retroattività delle pene sostitutive più favorevoli

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 176 del 7 novembre 2024, ha dichiarato infondate le questioni di legittimità costituzionale sulla disciplina relativa ai cosiddetti “liberi sospesi” prevista dall’art. 47-ter, comma 1-bis, della L. n. 354/1975. Tale norma esclude, per i condannati definitivi con pena sospesa prima della Riforma Cartabia (D.Lgs. n. 150/2022), la possibilità di accedere alla detenzione domiciliare come pena sostitutiva per condanne brevi. La Corte ha precisato che il principio di retroattività della lex mitior, pur fondato sull’art. 3 Cost., non prevale sul principio di stabilità dei giudicati e che la disciplina della riforma risponde a criteri di effettività e rieducazione, consentendo una gestione più immediata delle pene per i condannati non definitivi.