da Redazione | Nov 27, 2024 | Amministrazione e enti pubblici, Appalti e servizi pubblici
Nel caso esaminato, il Collegio ha chiarito che il principio di buona fede e correttezza, sancito dall’art. 1375 c.c. e richiamato dall’art. 11, comma 2, della legge n. 241/1990, può fondare un obbligo dell’amministrazione di esaminare l’istanza e pronunciarsi in modo espresso, motivando la propria decisione.
da Redazione | Nov 25, 2024 | Amministrazione e enti pubblici, Sicurezza pubblica
La sentenza del Consiglio di Stato, Sezione Terza, n. 9132 del 2024, ha annullato il decreto della Provincia Autonoma di Trento che disponeva l’abbattimento di un orso bruno per motivi di sicurezza pubblica, accogliendo il ricorso delle associazioni ambientaliste. Il Collegio ha rilevato vizi di istruttoria e motivazione, nonché la violazione del principio di proporzionalità, sottolineando che i due episodi di presunta pericolosità erano stati valutati erroneamente, senza considerare misure meno invasive previste dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE.
da Redazione | Nov 21, 2024 | Amministrazione e enti pubblici, Appalti e servizi pubblici
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania respinge il ricorso riguardante un contratto di avvalimento ritenuto invalido per la mancanza di specificazione delle risorse messe a disposizione dall’impresa ausiliaria. La genericità della dichiarazione e l’assenza di dettagli operativi rendono il contratto privo della causa concreta necessaria alla validità. Viene escluso anche il soccorso istruttorio per sanare le lacune sostanziali del contratto.
da Redazione | Nov 21, 2024 | Amministrazione e enti pubblici, Giustizia amministrativa
Con la sentenza 10 ottobre 2024, n. 8140, il Consiglio di Stato si è pronunciato sulla questione relativa all’inammissibilità di un gravame riassunto a causa di un errore nell’individuazione del giudice competente.
da Redazione | Nov 21, 2024 | Amministrazione e enti pubblici, Appalti e servizi pubblici
Con la sentenza n. 9201 del 15 novembre 2024, il Consiglio di Stato, Sezione V, ha chiarito che l’obbligo di iscrizione nella white list prefettizia, previsto dall’art. 1, comma 53, della L. n. 190/2012, non si applica qualora le attività elencate dalla normativa, seppur formalmente riconducibili ai settori a rischio di infiltrazioni mafiose, assumano un ruolo del tutto marginale rispetto al complesso delle lavorazioni oggetto di appalto.
da Redazione | Nov 21, 2024 | Amministrazione e enti pubblici, Sicurezza pubblica
Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento ha ribadito che la valutazione della pericolosità di un orso, espressione di ampia discrezionalità amministrativa, può essere sindacata solo per manifesta illogicità o irragionevolezza. Il provvedimento di abbattimento, legittimato in casi di impossibilità di alternative valide come la captivazione, deve essere supportato da una motivazione congrua e da un accertamento scientifico che dimostri la pericolosità “più probabile che non”.