La Corte di Cassazione, Sezioni Unite, con l’ordinanza n. 23155 del 27 agosto 2024, ha affrontato il tema della distinzione tra concessione di servizi e appalto pubblico di servizi, stabilendo importanti principi giuridici per la qualificazione delle rispettive fattispecie e il relativo riparto di giurisdizione. Il caso in esame riguardava la fase esecutiva di un contratto relativo al servizio di refezione scolastica e di supporto ai servizi ausiliari dei nidi d’infanzia, in cui l’amministrazione comunale si impegnava a pagare direttamente oltre la metà del corrispettivo complessivo stimato, situazione che ha portato le Sezioni Unite a qualificare il contratto come appalto di pubblico servizio.
Il principio consolidato dalla decisione è che un contratto si qualifica come appalto di pubblico servizio quando il corrispettivo viene pagato direttamente dall’amministrazione al prestatore, senza che quest’ultimo assuma il rischio di gestione, contrariamente a quanto accade in una concessione di servizi, dove il concessionario trae il proprio guadagno dai proventi derivanti dall’utenza. In sostanza, la Corte ribadisce che l’appalto pubblico si distingue dalla concessione per il modello di remunerazione e per il trasferimento del rischio di gestione.
In relazione alla giurisdizione, le Sezioni Unite hanno confermato la competenza del giudice ordinario per la controversia relativa alla fase esecutiva di appalto in questione, stabilendo un importante orientamento giurisprudenziale in tema di giurisdizione. Questa decisione si colloca in continuità con altre precedenti della Corte, come l’ordinanza n. 16889 del 2020, che ha trattato il regime fiscale delle imprese in concessione e appalto, e l’ordinanza n. 9818 del 2024, che ha analizzato la differenza tra concessione e appalto pubblico di servizi.
In conclusione, la Corte ha ribadito la necessità di una valutazione accurata delle modalità di remunerazione e del rischio economico per distinguere correttamente tra concessioni di servizi e appalti pubblici, sancendo l’importanza di una corretta qualificazione giuridica per determinare la giurisdizione competente
IL TESTO DEL PROVVEDIMENTO VERRA’ RESO DISPONIBILE A BREVE