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ULTIMI INSERIMENTI
Accesso alle informazioni in gara e protezione dei segreti commerciali
Il Tribunale di Trento, nella sentenza n. 158 del 28 ottobre 2024, ha confermato la legittimità dell’esclusione dall’accesso delle informazioni aziendali dichiarate riservate, stabilendo che l’amministrazione può valutare autonomamente e discrezionalmente la validità di tale segretezza, a condizione che la dichiarazione sia adeguatamente motivata.
Differenza tra farmacie e laboratori di analisi e uso di spazi esterni per screening oncologici
La distinzione tra farmacie e laboratori di analisi e la legittimità dell’uso di spazi esterni per screening oncologici
Annullamento degli atti di gara e validità del contratto di appalto
Con la sentenza n. 29573 del 2024, la Corte di Cassazione, Sezione I Civile, ha esaminato gli effetti dell’annullamento degli atti di gara sul contratto di appalto stipulato a valle, chiarendo che l’invalidità del bando e dell’aggiudicazione non comporta automaticamente la caducazione del contratto, specie nel caso di opere strategiche, lasciando al giudice del merito la valutazione degli interessi pubblici e privati in gioco, nel rispetto dei principi di certezza negoziale e delle norme di evidenza pubblica.
Diritto di accesso agli atti di gara e segreti tecnici o commerciali
Il Tar Lazio, con la sentenza n. 17079 del 2024, ha stabilito che l’ostensione di documenti contenenti segreti tecnici o commerciali nelle gare pubbliche richiede una motivata dichiarazione comprovante la sussistenza di tali segreti, accogliendo il ricorso di una società esclusa e ordinando l’accesso ai documenti dell’aggiudicataria, ritenendo insufficiente la dichiarazione generica sulla tutela del know-how e valorizzando il bilanciamento tra diritto di accesso e riservatezza.
Principio di equivalenza nelle procedure di gara
Il Tar Puglia, con la sentenza n. 1032 del 2024, ha ribadito che, salvo esplicita esclusione motivata, la richiesta di materiale originale da parte della stazione appaltante deve essere interpretata come inclusiva di materiale equivalente, censurando l’esclusione di un’offerta conforme alle caratteristiche tecniche richieste ma non formalmente qualificabile come “originale” e valorizzando il principio di equivalenza quale garanzia per la parità di trattamento e la concorrenza.
Accertamento postumo di compatibilità paesaggistica e urbanistica
Con la sentenza n. 9169 del 2024, il Consiglio di Stato ha escluso la possibilità di sanatoria paesaggistica per interventi abusivi che abbiano alterato irreversibilmente l’assetto originario del territorio vincolato, confermando il rigetto di un’istanza relativa alla realizzazione di opere incompatibili con le prescrizioni dell’art. 167 del Codice dei beni culturali e del paesaggio e ribadendo la centralità della tutela paesaggistica come interesse costituzionalmente rilevante.
Impugnazione della graduatoria finale nei concorsi pubblici
Il Consiglio di Stato ha ribadito che, nei concorsi pubblici, la mancata impugnazione della graduatoria finale rende improcedibile il ricorso contro l’esclusione o la non ammissione a prove successive, sottolineando che la graduatoria costituisce un atto autonomo che richiede una specifica contestazione per preservare l’interesse del ricorrente e garantire un’effettiva tutela giurisdizionale.
Ristrutturazione edilizia tra demolizione e ricostruzion
La sentenza del Consiglio di Stato chiarisce l’evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia di ristrutturazione edilizia, con particolare attenzione agli interventi di demolizione e ricostruzione, evidenziando i requisiti richiesti per la loro qualificazione e i limiti derivanti dalla pianificazione urbanistica e paesaggistica.
Illegittima l’esclusione reiterata di un operatore economico da una gara pubblica
Con la sentenza n. 2901 del 25 ottobre 2024, il Tar Lombardia, Sez. IV, ha annullato un provvedimento di esclusione adottato dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca in violazione del giudicato e del principio del “one shot temperato”. Il Tribunale ha ritenuto illegittima la reiterata esclusione di una società già ammessa dalla giustizia amministrativa, evidenziando l’inosservanza delle indicazioni precedenti e la mancata considerazione delle misure di “self-cleaning”.
Giudizio di ottemperanza e dissesto finanziario: il ruolo dell’organo straordinario di liquidazione
Il T.A.R. per la Sicilia, con la sentenza n. 3777 del 13 novembre 2024, ha chiarito i limiti del giudizio di ottemperanza nei confronti di un ente locale in dissesto finanziario, distinguendo tra obblighi di facere, come la restituzione di aree o l’acquisizione mediante l’art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, e obblighi patrimoniali.